Gabriele Gentile nasce nel 1986 a Parma dove compie i suoi studi nell’ambito umanistico e della
comunicazione. Si avvicina trentenne alla fotografia digitale affascinato dal magico potere di questo mezzo
artistico, unico nel fissare un istante rendendolo eterno.
Proprio il tempo è al centro della sua ricerca, il tempo nostalgico del passato, dal quale resuscitare –
attraverso antiche architetture oggi in decadenza – bellezze che vanno oltre il tempo stesso, e il tempo del
futuro, proiettato in visioni minimali di architetture moderne dalle forme avveniristiche e dai colori astratti.
Forme, linee, lo spazio. Fondamentale anche nella sua accezione negativa, lo spazio vuoto che si riempie
con “poco”.
Oltre al tempo nello spazio, il colore. Un’altra parola chiave delle sue opere, il colore non come aggettivo o
declinazione di soggetti altri ma soggetto esso stesso, sentimento e alfabeto fotografico. Da qui lo
pseudonimo Vetroviola, trasparenza e fragilità, e una particolare tonalità in cui il calore del rosso e la
freddezza del blu si fondono insieme. La fotografia come specchio del proprio mondo interiore; come bellezza estetica, di regole e di eccezioni